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L'Opinione del 25 Novembre 2022 - edizione delle 12.02
Sulle strade della vergogna
Da martedì 29 novembre al 5 dicembre, salvo proroghe, ai tanti cantieri stradali aperti in Sardegna se ne aggiungerà un altro. Ponte della Scafa, statale 195, ingresso di Cagliari dalle 9 alle 15 - si legge in una nota dell’Anas - la carreggiata subirà un restringimento. C’è da fare – e meno male - l’ispezione periodica dell’opera. Tranquilli, siete sulla rubrica dedicata su Radiolina all’Opinione, non su quella della viabilità e traffico. Mi soffermo su questo cantiere perché, nella nota Anas già citata, si sottolinea quasi con enfasi che dai giorni di lavoro saranno esclusi il sabato e la domenica. Guarda caso quelli con meno volumi di traffico. É il solito andazzo o, se vi suona meglio, è la solita vergogna. Nel nostro Bel Paese, governi Tizio o Caia, a decidere di noi è sempre la solita, vecchia, maledetta burocrazia. I lavori vanno fatti, e ci mancherebbe. Ma nessuno si preoccupa di noi. Il bando non prevede quasi mai lavori notturni, o nei festivi. Costano di più, è evidente. Ma qual è l’impatto economico di centinaia o migliaia di automobilisti in coda diretti al lavoro, a scuola, in ospedale, in aeroporto o semplicemente a fare i fatti propri dopo essersi pianificati la giornata. Dal ponte della Scafa al bivio di Bonorva, dalla Sassari-Olbia alla Barisardo-Tortolì, da viale Diaz a Cagliari a via Manzoni a Nuoro. E chi più ne ha, più ne metta. La regola è sempre la stessa. Lavoriamo per voi e quindi lasciateci in pace. Nessuno paga mai dazio, tanto meno la politica. E noi, impotenti, a sfogarci sul clacson davanti all’ennesimo cantiere messo in piedi scordandosi il buonsenso.