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L'Opinione del 23 Dicembre 2022 - Ore 16 - Un piumino, mille piumini: il Natale è un gesto
Forse non sarà la storia di Natale. Sarà una delle tante, che meriterebbero comunque di essere conosciute. La vicenda è quella del clochard che a Monza è rimasto chiuso in camerino perché non poteva pagare gli indumenti che aveva provato. Un paio di pantaloni e un piumino. Ci ha pensato una commessa: glieli ha regalati, valevano 150 euro. Era un senzatetto francese di 38 anni. Accompagnato alla Polizia, è bastato un contatto con il consolato francese di Milano per trovare la sua famiglia e farlo riaccompagnare a casa. Una piccola, bella, catena di solidarietà. Un uomo depresso, una commessa che non lancia nessun allarme per un cliente scomodo, le forze dellordine che risolvono tutto. Quanti clochard cercano un piumino, in Italia, in Sardegna? Quanti ne distribuiscono i volontari, quanti sono andati da loro per la prima volta, così come per la prima volta si sono avvicinati alla mensa della Caritas? Tutte storie vicine, che a Natale ci fanno più effetto ma che scorrono tutti i giorni e che troviamo nei numeri della nuova povertà. Quando non basta la pensione, quando la famiglia non cè più. Ora intorno alla povertà la politica litiga sul reddito di cittadinanza. Si invoca la riforma e si richiama il lavoro congruo, termine che poi scompare dal testo della manovra. Il piumino di Monza è alternativo alla retorica delle feste. Un gesto semplice e congruo. 150 euro pagati col pos.